La mostra fotografica: il Sentiero di Arianna festeggia 20 anni
Alla base dei miei lavori ho sempre messo l’aiuto per gli altri (…) la cooperativa è stato un tramite per esercitare il mio fine
Lavoro a contatto con assistenti sociali e assistenti domiciliari e mi sento abbastanza coinvolta: riesco a cogliere determinati aspetti che a volte mi insegnano qualcosa di utile anche per la mia stessa vita
Mi permette di confrontarmi quotidianamente con modi di pensare e prospettive diverse dalla mia
Mi ha dato modo di conoscere molte persone e, nel mio piccolo, di essere loro d’aiuto
Mi piace il contatto con le persone, mettermi a disposizione per ascoltare e cercare di dare un supporto a chi si trova in difficoltà. Laura, assistente sociale
Tutte le mattine entro al lavoro con il sorriso. Anche quando ci sono momenti di sconforto o stanchezza, momenti in cui penso “forse è meglio che mollo”, ripenso a quello che di buono posso dare e a quello che di buono ricevo. E mi torna il sorriso. Donatella, animatrice geriatrica
Ho trovato delle persone con cui ho condiviso momenti belli e brutti della vita e che nei momenti di maggiore difficoltà mi hanno sostenuto e aiutato.
Mi piace il mio lavoro perché è sempre un momento di crescita sia lavorativa sia personale e spero sia di aiuto alle persone.
Ho sempre trovato difficile accettare le ingiustizie. Fare l’educatore vuol dire spesso dare delle possibilità, delle opportunità a chi non le ha avute. È un lavoro ogni volta diverso, ti smuove, ti obbliga a “metterti in gioco” a sperimentarsi a crescere, a condividere. Uno degli aspetti che preferisco nel mio lavoro, oltre che essere a contatto con i bambini e i ragazzi, è mettere in luce, scoprire le potenzialità che ognuno di loro possiede, fargli vedere quello di cui sono capaci, creare legami… Serena, educatrice
Nel corso degli anni (e sono tanti!) il mio obiettivo è sempre stato il far sentire bene e sentirmi bene. Per me è ancora una passione dare e ricevere tanto dagli anziani. (…) avrei voluto – e lo sogno ancora! – scrivere un libro su tutte le esperienze di vita a me raccontate, le emozioni che ho dato e ricevuto, i sorrisi, le risate, le confidenze reciproche, l’affetto che ho dato e ricevuto ampiamente . (…) continuo ad amare il mio lavoro perché non è mai banale, ogni volta è un arricchirsi di fiducia, affetto, empatia… Ed ogni giorno è una sorpresa! Tania, animatrice geriatrica
Mi piace il mio lavoro perché si può strappare un sorriso, far dimenticare almeno un momento la malattia (…). Essere sempre a contatto con la malattia con la certezza che in molti casi la si vedrà peggiorare, consapevoli del rischio di essere emotivamente coinvolti: tutto questo può dare più equilibrio e tolleranza nei rapporti con gli altri e una più giusta scala delle priorità nella tua vita. Anna, animatrice geriatrica
Con questo lavoro ho scoperto un mondo che non conoscevo e che mi rendo conto sia poco conosciuto dalle persone: ho conosciuto colleghi che ogni giorno fanno del loro meglio per portare un servizio, un aiuto o magari semplicemente un sorriso a chi ne ha bisogno. (…) ciò che apprezzo davvero è il fatto che in questo ambiente ogni giorno torno a casa con una lezione in più, oltre alla convinzione, per me importante, di aver fatto – nel mio piccolo – la differenza per qualcuno. Tiziano, animatore geriatrico
Mi piace questo lavoro perché mi arricchisce molto e mi da molte soddisfazioni. Amo poter dare un po’ di me stessa e ricevere un sorriso. Mi piace portare le mie esperienze per farmi raccontare quelle degli anziani. È bello sapere che non si sentono soli e tristi e sapere che fai parte della loro vita: gli anziani, custodi del sapere.
Mi piace il mio lavoro perché è fatto di volti e relazioni, è una continua crescita che dona piccole grandi soddisfazioni.
Nel corso degli anni ho cambiato diverse mansioni (…) ma sempre ho lavorato con amici più che con colleghi. Mi piace lavorare con “Noi”, mi piace essere utile agli altri. Ho visto il Sentiero crescere, inevitabilmente cambiare, la costante ricerca di risorse, il dover far quadrare i bilanci sono fatiche grandi che, a volte, rischiano di “rubare” un poco di tempo per il “Noi” ma nel cassetto non mancano mai “caramelle” per colleghi in difficoltà e io sono fiero di farne parte.
Lavorare con i bimbi spesso sembra un gioco ma è una cosa serissima. (…). È l’unico lavoro che ti richiede di tornare a essere piccolo con una parte di te, ma di rimanere con l’altra parte più adulto che mai. Lavorare con i bimbi significa esserci sempre, tutta la tua attenzione, il tuo interesse e il tuo impegno devono essere con loro. Lavorare co i bimbi vuol dire diventare un po’ magici: (…) ti ritrovi a parlare con gli animali a salutare Babbo Natale dalla finestra. Lavorare con i bimbi è quello che so fare meglio anche se le cose che ho da imparare sono ancora moltissime. Sono certo che questo sia il mio lavoro per la gioia e l’entusiasmo mentre lo faccio.
All’interno della cooperativa ci si sente un po’ a casa, con pregi e difetti, ma si va sempre avanti insieme.
L’idea di regalare anche solo un sorriso alle persone mi gratifica e mi fa capire il vero valore delle cose
Qui le persone non sono numeri e possono mettersi in gioco con le proprie idee e competenze. Siamo un bel gruppo
Lavoro a contatto con assistenti sociali e assistenti domiciliari e mi sento abbastanza coinvolta: riesco a cogliere determinati aspetti che a volte mi insegnano qualcosa di utile anche per la mia stessa vita.
Mostra fotografica realizzata dall’Associazione Carpe Diem di Sestri Levante all’interno della manifestazione Una penisola di luce