IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA. Un’indagine espressiva indagata attraverso l’argilla e la poesia

atelier a cura di Daniela Mangini
per le classi 2C e 2D della scuola secondaria di primo grado di Gattorna – I. C. di Cicagna

“Sotto la cancellatura la parola non scompare ma continua brulicare con più forza. Non si cancella per negare il testo ma per capirne meglio il significato, è un modo per esaltare la parola non per contestarla”
Emilio Isgrò

L’atelierista Daniela Mangini, grazie al progetto Movi-menti sostenuto da Con i Bambini e affiancata da un’educatore professionale della cooperativa Il Sentiero di Arianna ha concluso un percorso laboratoriale presso l’istituto Comprensivo di Cicagna.

Il percorso, attraverso un laboratorio per l’espressione creativa multidisciplinare, ha permesso a 40 ragazzi della secondaria di primo grado di Gattorna, di realizzare opere polimateriche affiancando linguaggio umano a quello della natura.

Gli studenti si sono così impegnati alla ricerca di parole, senso, risonanze su temi ambientali e vissuto personale, approcciando testo poetico, arte contemporanea e tecniche ceramiche.

Il percorso didattico proposto ha visto l’utilizzo dell’argilla come strumento di indagine ed espressione, ha ridotto al minimo le problematiche tecniche e tecnologiche che la disciplina ceramica comporta e ha favorito l’interdisciplinarietà, il lavoro di gruppo e l’introduzione dei temi ambientali che l’insegnante aveva programmato per il secondo quadrimestre.

Partendo dalla scoperta di impronte naturali e textures grafiche su lastre di argilla, si sono utilizzati risultati estetici e competenze compositive per la creazione di pannelli polimaterici con la tecnica “caviardage” (cancellare di parti di testo per arrivare, attraverso la sottrazione, a comporne uno nuovo) nei quali l’attenzione è stata posta sia sulle singole parole che sul ritmo della pagina scritta e del discorso, sull’alternarsi di parole brevi e lunghe evidenziate dalla cancellature “materiche” eseguite con argille di colori differenti, textures ed impronte.

I testi prodotti dai gruppi, composti da tre alunni ciascuno, sono stati rielaborati in un unico testo poetico, riscritto in un’opera collettiva composta da lastre in argilla sulle quali si sono anche ripresi temi espressivi e decorativi sperimentati nel percorso.

Il progetto è stato strutturato in 4 incontri di 2 ore per ciascuna classe e svolto in orario curricolare durante le ore di Arte Immagine con la presenza della docente.

Questo il programma:

Primo incontro

– introduzione alle caratteristiche tecniche e sensoriali dell’argilla

– tracce e impronte con elementi naturali su lastre di argilla

– incastro di piccoli elementi plastici nelle lastre di argille di colori diversi

– realizzazione di textures


Secondo incontro

– introduzione alle produzioni artistiche contemporanee che hanno utilizzato il “caviardage” o la “found poetry” con particolare riferimento ad E. Isgrò

-lettura e visualizzazione del testo scelto per l’esperienza (da “L’uomo che piantava gli alberi” di J. Giono)

– sperimentazione del metodo “caviardage” con lavoro di gruppo: realizzazione dei pannelli polimaterici la cui base è costituita da un ingrandimento del testo di J. Giono e gli interventi sono realizzati con argille plastiche di differenti colori


Terzo incontro

– lettura dei testi realizzati nell’incontro precedente, discussione e creazione di un testo unico

– realizzazione di un pannello collettivo composto da lastre/modulo di argilla con riproduzione del testo, impronte, tracce e incastri di argille di colori differenti

– a conclusione del lavoro: impressione sulle lastre composte in pannello di piccoli rami che, attraversando lo spazio con il loro segno grafico e plasticamente rilevante, hanno unificato i singoli interventi e suggellato le singole parole scritte nei diversi moduli


Quarto incontro

– colorazione dei moduli realizzati nell’incontro precedente

– alla ricerca di altri linguaggi naturali: percorso manipolativo con utilizzo della tecnica “neriage” (strati di argille di differenti colori) per sperimentare un’altra tecnica ceramica caratterizzata dalla ricerca di effetti naturali con la riproduzione del percorso che, a partire dalla stratificazione delle rocce, ha condotto alla “nascita” dei sassi con le loro materie ed i loro segni.

Il progetto MOVI-MENTI è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

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