Fiordaliso – un centro per le persone, la persona al centro. Centro di Sollievo per persone anziani fragili e con demenza e loro familiari
progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese
http://www.ottopermillevaldese.org/Il Punto di sollievo è uno spazio rivolto a persone con problematiche legate all’Alzheimer e alla demenza in fase iniziale e intermedia. Esso offre interventi specialistici e prestazioni terapeutiche non farmacologiche per favorire e promuovere il benessere degli anziani e dei loro familiari caregivers.
Questo per far sì che la persona e la sua famiglia mantengano il più a lungo possibile una buona qualità di vita a casa propria.Al Punto di sollievo trovi Servizi per Anziani
Il Fiordaliso propone percorsi terapeutici di gruppo, per stimolare l’area socio-relazionale, condotti da esperti rivolti sia alle persone anziane sia ai loro familiari. Ciascun percorso è composto da minimo 8 incontri con cadenza settimanale da n. 3 ore cad.
– Stimolazione Cognitiva: lavora sulle abilità cognitive residue. Gli incontri sono condotti da uno Psicologo ed un Animatore geriatrico.
– Musicoterapia: l’ascolto e la produzione sonora sfruttano i canali emotivo-sensoriali e permettono il coinvolgimento anche di anziani che presentano un livello medio di deterioramento. Gli incontri sono condotti da un Musicoterapeuta e un Animatore Geriatrico.
– Laboratori d’arte: il lavoro creativo, la sperimentazione del colore e del segno offrono l’opportunità alle persone di esprimersi -anche a livello non verbale. L’attività creativa stimola a livello cognitivo attività cerebrale e memoria. Gli incontri sono condotti da un esperto in tecniche artistiche e un animatore geriatrico.
– Attività fisica e rilassamento: lavora sulla tonicità dell’apparato muscolare e osseo. L’allenamento costante allevia dolori fisici che possono peggiorare la condizione emotiva del malato e di conseguenza della famiglia. Gli incontri sono condotti da un Istruttore specializzato e un animatore geriatrico.
Al Punto di sollievo trovi Servizi per Caregivers e Famigliari
– Sportello di prevenzione Alzheimer: per consulenze individuali, informazioni rispetto al sistema dei servizi territoriali sociali e sanitari per favorire il raccordo tra le persone e le diverse opportunità.
– Colloqui di ascolto e consulenza psicologica: incontri individuali su appuntamento.
– Attività di consulenza a domicilio da parte di Assistenti sociali, Operatori sociosanitari rivolta a familiari/assistenti familiari.
– Servizi di sollievo a domicilio a favore dei familiari caregivers.
– Servizi di igiene personale a domicilio o presso il Fiordaliso.
Le modalità di accesso
È previsto un colloquio iniziale per definire piano terapeutico personalizzato nel quale verranno definiti percorsi e attività sulla base dei bisogni individuali.
Dove si trova il Punto di Sollievo
CENTRO FIORDALISO
PIAZZA DELLA LIBERTÀ 1
SAN SALVATORE DI COGORNO
contatti
340 0890981
sportello.servizi@gruppotassano.it
Che cosa è l’Alzheimer
L’Alzheimer è una condizione neurodegenerativa che colpisce circa il 5% della popolazione al di sopra dei 65 anni. La malattia è una sindrome a decorso cronico e progressivo che colpisce le strutture cerebrali e rappresenta la causa più comune di demenza nella popolazione anziana dei paesi occidentali.
La malattia si manifesta con sintomi cognitivi (quali difficoltà di memoria e di linguaggio, disorientamento…), funzionali (difficoltà nello svolgere le attività della vita quotidiana) e comportamentali (agitazione, depressione…).
I soggetti più a rischio sono gli anziani, ma oggi si sta assistendo a un incremento nell’insorgenza delle forme giovani: è sempre più frequente, infatti, che l’esordio della patologia si manifesta in persone al di sotto dei 65 anni.
Che impatto ha una diagnosi di Alzheimer sulla vita familiare?
I cambiamenti che i familiari si trovano a dover affrontare dopo aver ricevuto una diagnosi di Alzheimer sono molteplici: da un lato vi sono i cambiamenti organizzativi riguardo al tempo da dedicare alla persona affetta: dalla sorveglianza alla cura, e alla conciliazione con gli altri impegni lavorativi, dall’altro cambia la gestione dei rapporti sociali extrafamiliari, per cui spesso vi è una grande preoccupazione riguardo cosa potrebbe dire la gente dei comportamenti del malato. Anche l’ambiente, inteso nella sua accezione più ampia di contesto umano e relazionale, deve essere adattato alla persona malata in modo da consentirgli il mantenimento delle abilità funzionali residue il più a lungo possibile e limitare l’aggravamento dei disturbi comportamentali.
Inoltre, di fronte a ciò, entrano in gioco fattori psicologici del familiare che è chiamato a gestire la sofferenza e l’ansia derivanti dalla sensazione di perdita e di impotenza e dalla difficoltà di capire cosa stia succedendo a quella persona che fino a poco tempo prima rappresentava un “pilastro” affettivo e relazionale della famiglia stessa.
La prevenzione è possibile?
Alcuni studi scientifici dimostrano che circa un terzo dei casi di Malattia di Alzheimer possano essere attribuiti a fattori di rischio modificabili sui quali è possibile agire precocemente cambiamento il proprio stile di vita.
Qui di seguito si riportano alcune strategie da adottare per migliorare le proprie performance cognitive e tenere allenato e attivo il cervello:
– fare regolarmente esercizio fisico
– smettere di fumare
– prendersi cura del proprio cuore
– allenare la propria mente
– mantenere la propria rete sociale