Torna 20Watt con i suoi laboratori di musica e di educazione ai media

Si20watt_logo rimette in moto 20Watt il Festival di musica e media education che da un paio d’anni propone ai giovani, ma non solo, di lavorare sulla musica a 360° grazie alla rete dei Centri Giovani del Tigullio:

  • promuovendo l’educazione ai media intesa come insieme di competenze strumentali e concettuali capaci di rendere attivo, consapevole e sicuro l’accesso ai nuovi mezzi;
  • promuovendo, mediante un’esperienza formativa, uno scambio costruttivo e produttivo tra generazioni diverse finalizzato ad ampliare le loro competenze nell’ambito musicale e dell’analisi critica del medium stesso;
  • favorendo nelle persone la possibilità di mettersi in gioco con le proprie emozioni ed idee;
  • favorendo competenze musicali di gruppo, di gestione degli strumenti e del palco;

Abbiamo sentito la necessità di rinforzare nei ragazzi, attraverso la musica, gli aspetti, non solo tecnici ma soprattutto legati alla loro identità, e al rapporto con i nuovi media. Abbiamo avuto la percezione che in questo momento storico i giovani utilizzino la musica in maniera immediata e con minore riflessione e attenzione agli aspetti tipici del suonare in gruppo, utilizzando le sale prova. I gruppi sono presenti sul territorio ma con una modalità molto dinamica e molti di questi si formano e si sciolgono molto rapidamente.

In seguito al buon esito dei workshop tenuti ad ottobre presso l’Istituto Natta DeAmbrosis di Sestri Levante, nel mese di febbraio e marzo, verranno infatti attivati due laboratori presso l’Istituto Caboto di Santa Margherita Ligure all’interno del progetto “Road to 20Watt Festival 2016”.

  • Perchè si ascolta la musica – a cura di Andrea Massone, musicista e musicoterapista.
    “La musica ha un grande potere: ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti, così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza.”
(Nick Hornby)
    Laboratorio di ascolto basato sulla proposizione di una “sequenza sonda” (brani musicali da ascolto) pensata dall’operatore in base a criteri musicali e musicoterapici.
    Il laboratorio si prefigge, attraverso l’ascolto di alcuni brani musicali, di aprire una discussione aperta a tutti intorno ai temi che emergono dalla fruizione della musica stessa in maniera libera.
  • Video kill the radio star – a cura di Stefano Aliquò, educatore professionale e media educator.
    “Mentre gli altri sono spettatori passivi e palesemente allarmati, il possesso di una macchina ha trasformato la persona in qualcosa di attivo.”
(Susan Sontag, Sulla Fotografia).
    Parole, musica e immagini: il videoclip come forma artistica di storytelling. Il medium del video rapprensenta una forma di lunguaggio tipica della contemporaneità. La diffusione delle nuove tecnologie e la facilità di accesso agli strumenti hanno permesso la diffusione di massa di un linguaggio che inizialmente era riservato al cinema e ai professionisti, mentre oggi è patrimonio creativo di tutti. Il rapporto tra musica e video è nato in televisione, con la diffusione dei videoclip, ma oggi è veicolato sopratutto dai social media e gli utenti, oltre che fruitori del messaggio, sono diventati tutti possibili creatori. In questo laboratorio analizzeremo, in maniera critica, i contenuti di alcuni videoclip, dal punto di vista narrativo, emotivo e tecnico, soffermandoci sulla capacità di “raccontare” che è propria del binomio musica-video. Successivamente elaboreremo una riflessione su una canzone scelta dai ragazzi, tentando di tradurre il messaggio musicale in un prodotto video, che sia ideato e montato, interamente dai ragazzi.

Restate connessi, l’estate è vicina, e 20Watt, Festival di Musica e di media education sta per ritornare.
Link al Festival 

 

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