Tigullio Capitale Italiana della Cultura 2024
Riflessioni del Terzo Settore
La “cultura” è una dimensione, una esperienza, che riguarda l’insieme dei diversi aspetti della vita comunitaria: economico, sociale, valoriale. Nessuno di questi va trascurato. E’ tenendo insieme questi aspetti che una comunità si sviluppa in modo armonico e progredisce. Questo fa si che le persone sentano di appartenere ad una comunità, ne vadano fieri, se ne prendano “cura” e ne “fruiscano” appieno, in una dimensione di reciprocità, partecipando alla costruzione del futuro della comunità stessa.
Il primo obiettivo raggiunto con questo importante progetto (Atlante Tigullio….) è, come hanno detto in molti, il frutto di un lavorare insieme e in maniera trasversale (tra enti, tra professionalità, tra organizzazioni). Questo non solo è un valore aggiunto (e si è visto il risultato con l’ingresso nello short list…) ma diventa un elemento chiave, se si vuole davvero perseguire una via per lo sviluppo della nostra comunità. La complessità del sistema economico/amministrativo-istituzionale/sociale con il quale quotidianamente ci confrontiamo richiede più la ricerca di percorsi di condivisione che il rimarcare e il delimitare gli spazi di competenze.
Una comunità deve allenarsi all’incontro, alla condivisione, alla co-progettazione.
Non sono processi semplici e non si possono improvvisare.
Per questo l’opportunità offerta da questa candidatura va vista come una esperienza di grande valore, attraverso cui far emergere i punti di forza del nostro territorio. Perché diventi sempre più un “territorio-opportunità”.
Un territorio interessante per la sua qualità di vita sotto il profilo sociale e ambientale (pensiamo alla bellezza e alla ricchezza dal punto di vista ambientale, storico, delle tradizioni.), un territorio che molti giovani, se ve ne fossero le condizioni, non lascerebbero, oppure dove tornerebbero volentieri dopo aver completato fuori i percorsi di studio.
Il nostro territorio vanta inoltre una lunga tradizione di dialogo tra la pluralità di organizzazioni di diversa natura, enti di terzo settore di rappresentanza e l’Istituzione Pubblica. Un patrimonio (anch’esso parte della ricchezza “culturale” della nostra comunità) che va custodito, coltivato e trasmesso alle nuove generazioni.
E’ importante fare un passo in avanti, nella direzione di quell’idea di “territorio/opportunità”, dove i giovani, attraverso i percorsi di studio e di socializzazione, possano incidere sull’idea di futuro della comunità, dove le persone possano “sentirsi parte” in una dimensione inclusiva, dove tutti (enti, organizzazioni, imprese, cittadini….) siano impegnati in un progetto comune ampio, che guardi al 2024 come ad una tappa di un percorso di lungo periodo. Verso la nostra comunità dei decenni a seguire.
Simona Rizzi – Presidente Consorzio Tassano Servizi Territoriali