Un campo estivo di Giocoleria e piccolo circo, unico nel Tigullio
Quando STEM e arti circensi trovano sinergie comuni per offrire un’estate all’insegna del gioco e del learning by doing
A Chiavari questa estate il Consorzio Tassano Servizi Territoriali e la Cooperativa Il Sentiero di Arianna hanno offerto a una trentina di bambini la possibilità di vivere un campo estivo all’insegna delle arti circensi e della giocoleria.
Questo è accaduto grazie al progetto Movi-Menti sostenuto da Con i Bambini.
A guidare i bambini in attività Learning by doing, sono stati tre educatori esperti in STEAM (sciente, tecnologie, ingegneria, arte e matematica), in Philosophy For Children e in attività svolte a promuovere attività di Problem Solving Collaborativo insieme a due insegnanti di “Piccolo circo e giocoleria”.
Perché attività di Piccolo Circo
Nell’immaginario collettivo il circo richiama l’idea di un mondo fantastico in cui il connubio di personalità straordinarie ed eccezionali abilità motorie trova la sua massima espressione.
Questa realtà è attualmente presente nell’ambito delle arti circensi, ma la loro applicazione ha trovato ampio spazio anche in ambienti consueti e alla portata di tutti.
Grazie alle sue innumerevoli sfaccettature, il circo possiede la peculiarità di essere adattabile ai più svariati contesti e di essere applicato in termini educativi.
Da uno studio di Fournier e collaboratori (2014), svolto per presentare il programma sociale di circo del Cirque du Soleil, Cirque du Monde, è emerso che le “arti circensi hanno il potenziale per sostenere bambini e giovani, concentrandosi in particolare su 6 aspetti importanti del loro sviluppo: l’assunzione dei rischi, la motivazione, la fiducia, il divertimento, l’individualizzazione e il duro lavoro. Queste attività possono migliorare la socializzazione dei partecipanti, le competenze sociali, l’autostima, l’auto-espressione e la fiducia in sé stessi”.
L’attività ha voluto essere un punto di partenza per un’esperienza ginnica e di sviluppo delle capacità motorie, in particolare quelle che implicano ritmo, equilibrio e coordinazione. L’attività, inoltre, ha avuto modo di stimolare il piacere della scoperta e del divertimento e l’acquisizione di maggiore fiducia in se stessi.
Sono stati proposti giochi ed esperienze che hanno stimolato la curiosità dei bambini e che hanno permesso loro di orientarsi verso le attività che istintivamente li divertono di più. Le attività proposte sono state declinate in base alla
composizione e natura del gruppo dei partecipanti, tenendo conto delle età presenti e delle relative abilità motorie.
Lo storytelling ci consente di valorizzare quello che facciamo, le nostre competenze e anche la storia di come le abbiamo acquisite e di come le mettiamo in gioco nel quotidiano. F. Sanzo
Le attività circensi si sono bene armonizzate con le attività STEAM in cui i bambini hanno avuto la possibilità di conoscere il territorio e la sua storia, visitando il Museo Archeologico della città di Chiavari.
Inoltre i bambini hanno avuto la possibilità di inventare storie, per potersi raccontare e superate insieme problemi comuni. Questo è stato possibile anche grazie ad attività di storytelling e di gioco di ruolo.
Perché attività di Problem Solving Collaborativo
Per poter sfruttare tutti benefici del problem solving collaborativo, si inizia utilizzando un approccio non lineare.
Ciò significa rivoluzionare il modo di pensare dei bambini senza per forza seguire una strada dritta per arrivare alla soluzione. Si tratta invece di un processo che può tornare indietro a rivedere vari passaggi finché non si arriva alla proposta migliore.
I bambini hanno, così, appreso ad interagire tra loro, ascolto i punti di vista altrui, per arrivare ad una soluzione condivisa.
Perché attività di Philosophy 4 Children
La P4C è una metodologia il cui obiettivo fondamentale è la creazione di una comunità di ricerca del pensiero volta a favorire l’emergere di un pensiero critico, valorizzando il piacere dello stare insieme e dell’ascolto reciproco. Un’esperienza formativa di tipo empirico, che favorisce il pensiero, l’esplorazione e la scoperta e l’attivazione del “fare”.
