CCR al via il nuovo anno con tanti progetti
Sono ripartite le attività del Consiglio comunale dei ragazzi (CCR) di Sestri Levante che si è riunito presso la scuola secondaria di primo grado in via De scalzo.
All’incontro erano presenti 37 ragazzi, gli educatori della cooperativa Il Sentiero di Arianna referenti del progetto Stefano Aliquò e Olivia Bertagna e un’educatrice esperta in Philosophy for Children Ylenia Casciola.
I giovani consiglieri quest’anno hanno deciso, in accordo con il sindaco Valentina Ghio, di poter dare la possibilità a tutti i minori di poter valutare i servizi loro dedicati.
Il CCR di Sestri Levante, che fa parte della rete Pidida, Coordinamento per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, parteciperà anche ad un progetto, denominato “Articolo 12” e sostenuto da Compagnia San Paolo con il quale, i ragazzi chiederanno di partecipare al Festival Andersen promuovendo attività e laboratori dedicati ai diritti.
Il CCR, già al lavoro, sta riflettendo su temi importanti quali la partecipazione, il diritto ad esprimersi e il poter valutare, questo anche attraverso l’esplorazione del territorio ma anche attraverso l’utilizzo di pratiche filosofiche che inneschino nei ragazzi la voglia di porsi domande.
È importante che i ragazzi imparino a pensare con la propria testa per valutare con criticità quello che gli sta attorno. Non devono lasciarsi influenzare, hanno menti creative, devono porsi domande e lasciarsi meravigliare dal bello. Questo è fondamentale.
Stefano Aliquò, tutor CCR
Tra le attività fin ora attuate vi è la pratica filosofica in cui i ragazzi hanno potuto sperimentarsi in una comunità di ricerca partendo dalla lettura dell’articolo 12
“Il fanciullo ha il diritto di esprimere la sua opinione su ogni questione che lo interessa”.
Ecco le voci emerse dai ragazzi:
- Perché i ragazzi non vengono quasi mai ascoltati dagli adulti?
- Questa regola viene rispettata?
- L’articolo 12 è molto importante perché noi saremo i cittadini del futuro e i servizi di cui usufruiremo devono piacerci.
- Da quante persone è conosciuto questo diritto?
- Perché i bambini non vengono sempre ascoltati o la loro opinione non conta?
- Forse i bambini prima non potevano esprimere le loro opinioni e se ci provavano non venivano ascoltati.
- Perché i bambini, pure avendo il diritto di esprimere la loro opinione, vengono comunque sgridati (a volte) da i genitori?
- Tutti i bambini hanno volontà propria?
- I bambini/ragazzi dovrebbero essere ascoltati dagli adulti perché hanno idee più fantasiose rispetto a loro.
- Perché le cose dei bambini vengono usate da tutti e quelle degli adulti no?
- Secondo me i luoghi fatti per i bambini dovrebbero essere scelti dai bambini e non dagli adulti
- Quali sono le persone che non possono esprimere le proprie idee?
I giovani consiglieri hanno potuto anche sperimentare alcuni giochi di osservazione tra i quali “Tutto è interessante: la scatola delle cose molto piccole”.
In questo caso i ragazzi hanno osservato una scatola contenente 12 piccoli oggetti di uso comune a cui hanno dovuto assegnare un utilizzo diverso dal solito e inventare una storia immaginaria.
L’attività si è svolta in due fasi: inizialmente ogni partecipante dopo l’osservazione ha espresso la propria visione fantasiosa di uno o più oggetti facendosi guidare da una somiglianza con qualche altro oggetto. In seguito i ragazzi hanno lavorato in due sottogruppi. Ogni gruppo doveva inventare una storia utilizzando 6 oggetti della scatola e poi raccontarla all’altro. In questa seconda fase i ragazzi hanno collaborato e assegnato le mansioni di ogni compagno senza conflitti e in autonomia (ad esempio la scelta dei narratori).
La difficoltà maggiore è stata mantenere all’interno della narrazione una visione fantasiosa ben motivata di tutti gli oggetti coinvolti.
Alla domanda dell’operatore “Secondo voi perché vi è stato proposto questo gioco?” i ragazzi hanno risposto che secondo loro l’obiettivo principale era stimolare l’uso della creatività e imparare ad accogliere i diversi punti di vista.